La chiesa fu distrutta durante l'insurrezione del 1944, dopo due settimane di battaglia condotta nel suo interno. Questo bell'edificio di tipo barocco fu in seguito luogo di scontri regolari fra studenti e autorità comuniste. Il Cristo dell'ingresso, che porta la croce sulla schiena, è rimasto il simbolo del martirio di Varsavia. La chiesa suscita l'affetto degli abitanti anche perché custodisce il cuore di Chopin (nel secondo pilastro sul lato sinistro della navata) e le ceneri dello scrittore Wladyslaw Reymont.