Dalla piattaforma lastricata, ai piedi del faro in porfido rosso, distrutto nel 1944 e ricostruito cinque anni dopo, si ha una magnifica veduta sulla costa frastagliata, il baratro, le superbe rocce rosa e i ciottoli. E la parte più selvaggia dell'isola. Il sito è intriso di leggende, fra cui quella del re Artù e della fata Morgana, che gettò le pietre che formarono una roccia che permise al suo amato di raggiungerla.
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