Una stella MICHELIN: una cucina di grande qualità. Merita la tappa!
Prodotti di prima qualità, finezza nelle preparazioni, sapori distinti, costanza nella realizzazione dei piatti.
Se non potete cenare nel dehors, scegliete uno dei tavoli accanto alle imponenti finestre anteriori, per godere della vista sull’Heidsee e sulle montagne mentre assaporate l’ambiziosa rivisitazione in chiave moderna della cucina classica di Dominique Schrotter: un esempio è lo sgombro macchiato servito come “torre di tartare” e trancio marinato. Il pesce è accompagnato da piccole sfere di zucca ghiacciate e da un gel di pera, che forniscono un meraviglioso contrasto, e da un dashi di tartufo del Périgord, armonioso e quasi trasparente. È disponibile anche un menù fisso vegetariano. Proveniente da una famiglia di ristoratori, lo chef ha trascorso alcuni anni insegnando e viaggiando, fermandosi tra l’altro a Bangkok. Di conseguenza, ha sviluppato un vero e proprio debole per la cucina dell’Asia orientale, che ispira appuntamenti regolari come i “Sushi Festival”. Il personale attento e particolarmente cordiale saprà anche consigliarvi nella scelta dei vini.