Capolavoro di Biagio Rossetti, il Palazzo dei Diamanti deve il nome alle bugne delle facciate: 8500 "diamanti" sfalsati disposti sui tre lati che creano un forte effetto plastico. È sede della Pinacoteca Nazionale che illustra l'evoluzione della pittura ferrarese, emiliana e veneta dal XIII al XVIII sec.: Cosmè Tura naturalmente è presente, insieme al Carpaccio, l'Ortolano (Deposizione) e al Garofalo (pale).