L'impatto del giardino è unico nel suo genere, con piante, gazebo e ombrelloni per ricreare un’atmosfera da pineta bordo mare. Ai fornelli, il giovane chef romano esegue una cucina che vuole dipingere la terra che lo ospita, con pane a lievitazione da farina locale di tipo 1, fragrante e accostato ad un cremosissimo burro al nero di seppia. Due menù rappresentano compiutamente l'estro dello chef: Catarsi e Mimesi. La proposta è creativa, in accostamento al carciofo c'è la liquirizia e il sentore di timo, mentre la sogliola è servita con the verde e taccole. Il servizio è di gran classe e ottima la selezione di vini da cui attingere anche al calice secondo i consigli del sommelier. Noi abbiamo provato una Vernaccia di San Gimignano Riserva di Panizzi del 2016, con note floreali e una struttura davvero carica.